Con i piedi per terra

La rivincita della geografia

RSI LA2 Geronimo storia, Lunedì 22 aprile, ore 11:35 (replica ore 00.00 e domenica alle ore 08:35) di Orazio Martinetti

Con i piedi per terra

“Nessuno mi toglierà la certezza che l’Europa era più Europa un secolo fa, quando mia nonna andava in treno in giornata da Trieste alla Transilvania”: è un’annotazione di Paolo Rumiz, giornalista viandante, che togliamo da uno dei suoi ultimi racconti di viaggio raccolti nel volume Trans Europa Express, edito da Feltrinelli. Nelle parole di Rumiz non è difficile scorgere una punta di sconforto per quanto è successo negli ultimi anni, le tante promesse millantate dalla globalizzazione trionfante e poi non mantenute: treni veloci, collegamenti rapidi, l’universo ridotto al perimetro di un “villaggio globale”. In realtà, in molti casi il viaggio è diventato più complicato e lungo. Nuove muri sono spuntati all’ombra delle vecchie e rugginose reti metalliche. Frontiere fisiche ma anche simboliche e mentali. Taluni studiosi parlano di “stati murati”, a sottolineare un ritorno della geografia fisica che la retorica del virtuale aveva solo velato, non certamente cancellato. Di questi temi parleremo con Ruggero Crivelli, maître d’enseignement et de recherche all’università di Ginevra, e con Claudio Ferrata, docente liceale e membro del direttivo di Gea, l’associazione dei geografi della Svizzera italiana.